02/03/10

Il nome della pietra

Mi piacerebbe infinitamente poter indicare con precisione i nomi delle pietre che uso ma, per molteplici motivi - tutti ragionevoli e logici - le acquisto all'estero: soprattutto in Cina ma anche Stati Uniti, Australia, a volte in Gran Bretagna. Quindi: nomi delle pietre in inglese.
Putroppo non sono una geologa né una gemmologa: all'inizio avevo giusto un'infarinatura circa le pietre semipreziose. Le amavo da sempre ma non me n'ero mai occupata seriamente.
Aggiungo che ho cominciato a guardarmi attorno in questo campo senza minimamente prevedere che avrebbe rappresentato una parte molto significativa della mia esistenza. Insomma, era un gioco, anzi: un giocarello.
Acquistavo ogni tanto qualche  filo di chips - che sarebbero le schegge di pietre residue della lavorazione, ma ben smussate e lucidate - e poi me le guardavo, ci pensavo su. Così ho cominciato a conoscerle meglio e nelle diverse varietà. Poi la cosa mi ha preso la mano e adesso sono qui.
Ma la tragedia, e me ne sono accorta presto, è che i venditori - mi riferisco soprattutto alla Cina - spesso non hanno un'idea chiara di quel che trattano o quanto meno non ne conoscono il nome inglese (lingua franca nel commercio on line) e  applicano nomi di fantasia che spesso vengono ripresi e affibbiati a pietre completamente diverse.
Ricordo di avere acquistato, ai miei esordi e parecchio alla cieca, dei fili di  'agata del Botswana'  riconosciuti in seguito come feldspati e diaspri. Senz'altro piacevoli e simpatici, ma ancora mi ci arrabbio e mi guardo con disprezzo. E a tutt'oggi non li ho ancora usati.

Ricondursi alla verità è impresa non da poco.
A distanza di tempo, dopo ricerche e confronti, sono in grado di riconoscere con buona sicurezza un discreto numero di pietre ma da questo ad arrivare al  'vero' nome italiano, a volte,  ce ne corre. Ossia: c'è da sbattezzarsi.
Faccio il possibile, credetemi.

2 commenti:

ivana ha detto...

Bene,
quando ci si immerge in una nuova passione si ha pure lo stimolo per conoscere sempre di più il settore o l'argomento...mi fido di te!
Penso diventi anche un'attività totalizzante, occorre tempo, disponibilità personale, fisica e...finanziaria!
Buon cammino!!!

orsy ha detto...

Grazie, Ivana ;-)