25/02/11

Agata indiana: precisazioni

Non sono una gemmologa e devo dire che a volte è stato un guaio. Mi è capitato di imbattermi in pietre presentate con i nomi, in inglese,  più inverosimili e fantasiosi: c'è voluto un po' per orientarmi decentemente. L'agata indiana è di fatto agata muschiata a cui si attribuisce la definizione "indian agate" o "fancy jasper" quando si presenta in colori diversi dal caratteristico verde bottiglia con le trasparenze di un laghetto sul cui fondo si vedono fluttuare alghe e muschi: da questo il nome.
Ma questa medesima pietra offre molte altre piacevolissime colorazioni e corposità: diverse tonalità di bruno che arrivano al senape, un rossiccio vinoso che può diventare quasi rosa, verdi che sfiorano il turchese o il blu... Potete ritrovarle nelle immagini del post precedente, soprattutto ingrandendole al massimo.
Ho voluto, arbitrariamente, mantenere la definizione "agata indiana" per distinguerla da quello che nel mio modo di sentire è l'aspetto tipico dell'agata muschiata.

4 commenti:

ivana ha detto...

Sì, grazie della precisazione...che di certo non pensavo ci dovesse essere, vedo solo che sono pietre molto belle, dai colori coi quali so che ti diverti, con passione, per avere sensazioni sempre diverse!
Vado a ingrandire...e a rubare una foto, posso, vero???!!!

orsy ha detto...

Molte volte vorrei raccontare di più ma mi trattengo per non annoiare... qui però ho sentito che una puntualizzazione ci voleva.
Ruba, ruba pure Ivana! Alle piccole piace essere viste, fare amicizie, raccontarsi nel loro linguaggio.
Grazie.
orsy

Ester ha detto...

Perché trattenersi? Non annoi affatto.Quanto mi piace la prima!!
Sai che quando indosso una delle tue collane, le amiche sono tutte un ah!! e oh!!! di meraviglia, per la foggia e le trasparenze o l'incontro delle pietre che danno sfumature particolari. E sai (certo che tu lo sai!) che le pietre che sembrano fredde al primo incontro, a contatto della pelle si scaldano e danno una sensazione bellissima e confortevole.

orsy ha detto...

E' vero, le pietre si scaldano, direi quasi che si entusiasmano...
Grazie della visita e a presto, Ester
orsy